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Come scrivere una newsletter perfetta

Una raccolta di consigli tecnici, spunti e indicazioni operative che consentono di trasformare le newsletter in autentici strumenti di successo!

Una ragazza sta lavorando sul suo laptop

Nel mondo digitale di oggi, l’email marketing e le newsletter rivestono un ruolo cruciale, sia nell’ambito della comunicazione con i clienti che nel raggiungimento dei propri obiettivi di business. Ma da dove bisogna partire per scrivere una newsletter perfetta? In questa guida abbiamo raccolto diversi consigli tecnici, spunti preziosi e indicazioni operative che consentono di trasformare le newsletter in autentici strumenti di successo.

 

Pianificazione e strategia della newsletter

Ancor prima di iniziare a scrivere l’effettivo testo da inviare, è essenziale definire gli obiettivi della propria newsletter: informare i lettori sulle ultime novità del settore, attirare nuovi utenti, promuovere prodotti e servizi, fidelizzare i clienti esistenti o aumentare le conversioni.

Per definire la strategia di contenuto della newsletter, poi, è importante conoscere nei dettagli il proprio target di riferimento. È fondamentale riuscire a capire quali sono i bisogni, gli interessi e le preferenze del pubblico, in modo da offrire un contenuto pertinente ed efficace. Una volta ultimato questo step è possibile iniziare a pensare al tono e allo stile che si intende dare alla newsletter, che devono essere coerenti con l’immagine del proprio brand.

Non solo. È necessario stabilire la frequenza d’invio della newsletter, nonché scegliere il giorno e l’ora giusti per farlo. Tutto, anche in questo caso, varia a seconda delle preferenze e delle abitudini del target, ma in linea di massima, il consiglio è quello di mandare la comunicazione almeno una volta al mese per non perdere la connessione con i lettori.

Senza contare, poi, che occorre effettuare una costante attività di revisione e correzione della newsletter, specialmente quando è stata appena lanciata. Bisogna analizzare i tassi di apertura, di click, di conversione e di disiscrizione per capire cosa funziona e cosa invece no. Così facendo, è possibile dare forma ad una comunicazione estremamente efficace e personalizzata per i propri utenti.

 

Come strutturare una newsletter accattivante e gradevole

Scrivere una newsletter può sembrare un compito semplice. In realtà, si tratta di un’attività che richiede estrema attenzione e cura verso ogni dettaglio. Un testo ben strutturato, del resto, è la chiave che consente di coinvolgere il pubblico e raggiungere gli obiettivi di business prefissati.

Ma come procedere? La prima cosa da fare per strutturare una newsletter accattivante e gradevole è selezionare un template di design professionale e responsive. Ciò consente di ottenere una newsletter dall’aspetto moderno, adattabile a qualsiasi dispositivo e con un’impaginazione chiara e semplice. Naturalmente, il template in questione deve essere scelto a seconda della propria attività ed immagine aziendale. È bene precisare, tuttavia, che uno stile troppo elaborato può essere controproducente e distogliere l’attenzione dal contenuto.

È ora possibile passare alla costruzione del testo della newsletter. Occorre bilanciare contenuti informativi e promozionali: è importante fornire informazioni utili al lettore, ma non bisogna rinunciare alla pubblicizzazione dei prodotti o dei servizi offerti. Deve regnare un perfetto equilibrio tra i due aspetti, di modo da catturare l’attenzione del target, ma senza risultare invadente. 

E poi, non bisogna dimenticare le immagini, un elemento indispensabile per creare una newsletter di successo. Devono essere di alta qualità ma ottimizzate, al fine di ridurre i tempi di caricamento. Un’email lenta, che fatica ad aprirsi, farà immediatamente perdere interesse al lettore.

Dall’oggetto al preheader della newsletter: l’importanza dei dettagli

Vediamo, ora, gli elementi che non possono assolutamente mancare in una newsletter accattivante. Fondamentali per attirare l’attenzione del lettore e spingerlo ad aprire l’email sono oggetto e preheader.

L’oggetto deve essere breve, chiaro e coinvolgente, di modo da suscitare curiosità e interesse. È bene utilizzare parole chiave e call-to-action per aumentarne l’efficacia, ma attenzione a non inserire termini troppo aggressivi o spam. Per fare la differenza, il suggerimento è quello di utilizzare un pizzico di personalizzazione, magari aggiungendo il nome del destinatario. Si sentirà immediatamente apprezzato e considerato come unico.

Il preheader, invece, non è altro che il breve testo che appare subito dopo l’oggetto nella casella di posta. Anche in questo caso, ovviamente, deve essere ben scritto e accattivante. Rappresenta, infatti, un’opportunità per fornire un’anticipazione del contenuto dell’email, stimolare la curiosità e aumentare la probabilità di apertura.

Ma come comprendere se oggetto e preheader della newsletter sono davvero efficaci? Occorre confrontare diverse versioni tramite A/B testing, così da individuare la comunicazione più efficace, a seconda del proprio target di riferimento.

Il testo e i contenuti della newsletter devono essere ottimizzati

Da soli, naturalmente, oggetto e preheader non bastano. È l’effettivo contenuto che concorre a rendere una newsletter efficace. Il testo non deve limitarsi ad inviare semplici informazioni, ma spingere a compiere un’azione.

Per renderlo efficace ed ottimizzato, è essenziale dividere i contenuti della newsletter con titoli e sottotitoli, che rendano la lettura più facile e scorrevole. Tale tecnica permette agli utenti di individuare subito le informazioni che cercano, senza perdere tempo inutile, e saranno anche più propensi a concludere la lettura.

Per ciò che riguarda il testo, dovrebbe essere piuttosto breve, conciso e di facile comprensione. Meglio evitare un linguaggio troppo tecnico o eccessivamente complesso, poiché potrebbe allontanare il lettore e renderlo meno propenso ad aprire le future comunicazioni. È fondamentale adattare lo stile della scrittura al pubblico di riferimento, utilizzando un corretto tone of voice, per coinvolgerlo al meglio.

Altri consigli per creare una newsletter perfetta? Sfruttare il potere dello storytelling e delle tecniche persuasive può aiutare a creare una newsletter efficace. Utilizzando aneddoti e narrazioni, è possibile instaurare un vero e proprio legame emotivo col lettore. Senza dimenticare, naturalmente, di inserire call-to-action chiare ed invitanti, per spingere l’utente a compiere un’azione, aumentando le possibilità di ottenere una conversione.

 

Una delle chiavi per realizzare una newsletter di successo è indubbiamente la segmentazione dei destinatari e la personalizzazione dei contenuti. In questo modo, è possibile inviare messaggi mirati e specifici, incrementando l’interesse e l’engagement dei lettori.

Per procedere, bisogna analizzare il proprio database di contatti e creare segmenti in base a diversi criteri: interessi, comportamenti d’acquisto o demografia. Un esempio? È possibile suddividere il pubblico in clienti abituali, occasionali e potenziali.

Una volta stabiliti i segmenti è possibile personalizzare il vero e proprio contenuto della newsletter per ciascun gruppo. Naturalmente, non si tratta solo di inserire il nome del destinatario, ma di adattare offerte e messaggi a seconda delle specifiche preferenze.

Una tecnica molto efficace da sfruttare, nell’ambito della personalizzazione, è l’utilizzo del dynamic content. Di cosa si tratta? È un approccio che consente di mostrare contenuti differenti all’interno della stessa newsletter, a seconda del profilo del destinatario. Ad esempio, si potrebbe presentare una promozione esclusiva per i clienti abituali e un codice sconto per i neoiscritti.

 

Per ampliare la portata delle proprie comunicazioni e raggiungere un pubblico sempre più vasto è utile integrare la newsletter con sito web e social media aziendali. Alcuni consigli per farlo nel migliore dei modi?

  • Collega la newsletter al sito, inserendo link a prodotti, post-blog o landing-page. In questo modo, indirizzi i lettori verso contenuti approfonditi e opportunità di acquisto.

  • Includi pulsanti di condivisione per i principali social network (Instagram, TikTok, Twitter, Facebook), incentivando i lettori a diffondere i tuoi contenuti tra i loro contatti e ad interagire con il tuo brand anche sui social.

  • Utilizza la newsletter anche per promuovere iniziative esclusive sui social media: contest, eventi live o campagne di user-generated content. Questo rafforzerà il legame tra i tuoi canali di comunicazione e incoraggerà i lettori a seguirti su più piattaforme.

 

Valutare l’efficacia della newsletter: i KPI da monitorare

Infine, per valutare l’efficacia della propria newsletter, vi sono alcuni KPI (Key Performance Indicator) da prendere in considerazione. Consentono di analizzare i risultati ottenuti e permettono di comprendere se, eventualmente, è necessario apportare alcune modifiche.

I principali KPI per valutare l’efficacia della newsletter sono:

  • Open rate: il tasso di apertura dell’email.

  • Click through rate: la percentuale di email cliccate almeno una volta.

  • Delivery rate: l’indicatore che misura l’effettivo arrivo a destinazione della newsletter. Se è alto significa che gli indirizzi email a disposizione sono attivi. Se è basso, invece, bisogna fare riferimento al Bounce rate, ossia la metrica che misura tutti i messaggi che non vengono consegnati.

  • Conversion rate: quanti utenti hanno effettivamente risposto all’invio del mittente, portando a termine l’azione richiesta.

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