Il Display Advertising è una delle strategie più efficaci del marketing digitale. Grazie a banner, video e annunci interattivi, permette di intercettare il pubblico giusto anche quando non sta cercando attivamente un prodotto, aumentando la brand awareness e stimolando l’interesse.
Concepito per catturare l’attenzione degli utenti durante la loro navigazione online, il Display Advertising è uno strumento centrale nel marketing digitale. A confermarlo ci sono i dati dell’Osservatorio Internet Media per il 2024: la pubblicità Display rappresenta il 66% dell’Internet Advertising (39% formato video e 27% altri formati), con una crescita rispetto al 2023 del 18% e del 10%.
Questa tipologia di annunci si distingue per la capacità di intercettare l’audience anche quando non sta attivamente cercando il prodotto o servizio in questione, fungendo da potente veicolo per incrementare la brand awareness e stimolare l’interesse.
L’Advertising di tipo Display rappresenta una delle forme più versatili e diffuse di pubblicità digitale. Si basa sull’idea di promuovere un prodotto o un servizio sfruttando annunci visivi come banner, video e formati interattivi posizionati su una vasta rete di siti web, applicazioni e piattaforme social.
Questa strategia risolve uno dei principali crucci dei marketers: raggiungere un pubblico mirato senza dover aspettare che questo compia un’azione specifica, come una ricerca su Google. Gli annunci display, infatti, creano consapevolezza intorno a un brand, stimolano il desiderio di approfondire e, spesso, anticipano i bisogni latenti del consumatore.
Un’azienda di moda, per esempio, può utilizzare il Display Advertising per far conoscere la propria nuova collezione stagionale, mostrando dei banner su siti frequentati da appassionati di tendenze. In questo modo, riesce a intercettare l’interesse del pubblico ancor prima che questo decida di cercare attivamente un capo d’abbigliamento, ponendosi come prima scelta nel processo decisionale.
Il funzionamento del Display Advertising si basa su un ecosistema complesso, che coinvolge inserzionisti, piattaforme pubblicitarie e una rete di siti partner. Gli inserzionisti creano annunci visivi, come banner o video, caricandoli su piattaforme come Google Display Network, a questo punto entrano in gioco degli algoritmi che posizionano gli annunci sui siti che meglio corrispondono al pubblico target dell’inserzionista.
Per comprendere il processo, si può immaginare il Display Advertising come una vetrina digitale: gli annunci vengono esposti in luoghi strategici, dove possono catturare l’attenzione degli utenti più propensi a interessarsi al prodotto o servizio offerto. Un banner che promuove un nuovo modello di automobile potrebbe quindi essere visualizzato su un blog dedicato ai motori o su un forum di appassionati di auto.
Questa precisione è resa possibile dalle tecniche di targeting integrate nelle piattaforme pubblicitarie. Grazie a dati come interessi, comportamenti di navigazione e persino geolocalizzazione, gli annunci raggiungono un pubblico pertinente, massimizzando le possibilità di conversione. Le campagne Display su Google Display Network, per esempio, possono raggiungere 35 milioni di siti e app.
Le tecniche di targeting consentono agli inserzionisti di ottimizzare gli investimenti pubblicitari, concentrando l’effort sui segmenti di audience che hanno maggiore probabilità di rispondere positivamente agli annunci.
Le modalità di targeting più comuni includono:
La segmentazione del pubblico è la chiave di volta per una strategia di advertising realmente performante: non solo riduce gli sprechi di budget, ma aumenta anche l’efficacia complessiva delle campagne, favorendo tassi di conversione più elevati.
Esistono vari formati per le campagne di Display Advertising, progettati per catturare l’attenzione degli utenti in modo efficace e coinvolgente. Ecco una panoramica:
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Esploriamo ora la principali differenze tra il Display Advertising e il Search Advertising.
Il Display Advertising è orientato alla scoperta e alla creazione di consapevolezza del brand. Gli annunci vengono mostrati agli utenti mentre navigano su siti web, applicazioni o social media, anche quando non stanno cercando attivamente un prodotto o servizio. Questo approccio lo rende ideale per le aziende che desiderano ampliare la loro visibilità e raggiungere nuovi segmenti di pubblico.
Di contro, il Search Advertising si rivolge a utenti che esprimono un’intenzione di acquisto chiara attraverso le loro ricerche online. Gli annunci compaiono in risposta a query specifiche, come ad esempio “agenzia di performance marketing” o “advertising display”. Questa strategia permette di intercettare una domanda già esistente, rendendola particolarmente efficace per generare conversioni dirette.
Integrando entrambe le modalità, un brand può lavorare sia sul lungo termine, costruendo la propria autorevolezza, sia sul breve termine, capitalizzando sugli acquisti immediati.
Riassumiamo ora i principali benefici delle campagne Display. Il primo è la capacità di incrementare la brand awareness. Attraverso la rete display, infatti, il brand può posizionarsi davanti ad un vasto pubblico, anche nei momenti in cui non sta cercando attivamente un prodotto o servizio. Questo approccio permette di consolidare la presenza online e di costruire fiducia nel tempo.
Un altro punto di forza è la possibilità di effettuare un targeting preciso, che consente di focalizzarsi su segmenti di audience specifici in base a interessi, comportamenti, o localizzazione geografica.
Infine, le campagne Display sono spesso considerate più economiche rispetto ad altre strategie pubblicitarie, grazie al costo per impression (CPM) relativamente basso e alla possibilità di ottimizzare le spese in base alle performance.
Il display advertising si conferma uno strumento indispensabile per aumentare la brand awareness e generare conversioni.
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