Facebook API: cosa sono, a cosa servono e perchè bisogna installarle? Nel nostro articolo spieghiamo come mai installarle può migliorare la precisione del tracciamento delle conversioni.
Le Conversion API sono una tecnologia creata recentemente da Facebook per rafforzare l’efficacia di tracciamento che il tradizionale Pixel sta via via perdendo a causa delle limitazioni dell’utilizzo dei cookie (ad utilizzarli è rimasto ormai solo Chrome, con una scadenza però sempre più vicina).
Oltre alla sparizione sempre più prossima dei cookie, quello che ha seriamente minato la capacità di Facebook di raccogliere dati precisi per migliorare e perfezionare le campagne pubblicitarie è stata la decisione di Apple di bloccare il tracciamento all’interno delle app con il sistema operativo iOS 14 (ormai attiva da circa un anno).
Infatti Facebook riusciva a fornire dati così precisi e puntuali soprattutto grazie all’IDFA (Identifier for Advertisers), un identificatore per dispositivi mobile assegnato da Apple, una sorta di codice fiscale abbinato a ogni device grazie al quale Facebook riusciva a capire il comportamento degli utenti al di fuori di Facebook e a rendere quindi la pubblicità molto performante.
Da quando Apple ha dato la possibilità di fare opt-out dal sistema di tracciamento tramite IDFA la capacità di Facebook di raccogliere dati sul comportamento degli utenti è fortemente diminuita.
Le Conversion API non risolvono il problema del tracciamento sulle app ma possono rafforzare il classico tracciamento tramite Pixel. Perché?
Grazie a questa tecnologia il tracciamento non è più lato browser ma si sposta lato server, tracciano quindi gli eventi del server, viene creata quindi una connessione diretta tra i dati di marketing e i sistemi di Facebook.
Questa soluzione non aiuta solo i singoli marketer ma lo stesso Facebook a raccogliere più dati di comportamento e a processarli in modo aggregato, una modalità di elaborazione dei dati sulla quale Facebook era meno esperto e preparato rispetto invece al mondo di Google Ads (sul quale infatti l’impatto lato tracciamenti per ora è stato decisamente minore).
Installare le Conversion API quindi non significa risolvere del tutto il problema del tracciamento: come molti di voi avranno già sperimentato le discrepanze dei tracciamenti tipiche dell’era precedente alla dismissione dei cookie rimarranno (da nostra esperienza intorno al 15%) ma installarle aiuterà il Pixel a non perdersi troppi dati, e Facebook a continuare a raccogliere insights interessanti sul comportamento degli utenti, sperando che spariscano al più presto dal Business Manager messaggi allarmanti come “Alcuni degli interessi che stai utilizzando non sono più disponibili” 😉.
Ecco sotto alcune delle modalità con cui è possibile configurare le Conversion API in base a quanto indicato da Facebook:
Qualsiasi modalità di configurazione si scelga, l’integrazione delle Conversion API non è così semplice come quella del tradizionale Pixel, ma consigliamo comunque di percorrere questa strada perché i vantaggi che si avranno sul lungo periodo ripagheranno dello sforzo: